Sulla via della legge e della giustizia
Nuova tappa del PON “Comunichiamo e socializziamo attraverso i media” è il tribunale della Provincia di Isernia. Ad accogliere gli studenti il procuratore capo presso la Repubblica, Carlo Fucci, e il presidente del tribunale, Vincenzo Di Giacomo.
L’incontro ha quindi avuto inizio chiarendo gli ambiti di competenza di questo ente. A Isernia c’è un Tribunale ordinario, che si occupa di cause civili e penali. Le prime sono volte a risolvere le controversie tra privati, mentre le seconde riguardano l’applicazione o meno delle pene.
Chiarita questa distinzione passiamo ad analizzare i punti focali dell’incontro, primo fra tutti il fulcro dei processi, il magistrato.
Autonomo, indipendente, non condizionabile o corruttibile
La figura ricoperta dal magistrato è quella di un pubblico ufficiale che non può essere condizionato da poteri forti. Egli deve infatti essere autonomo e indipendente, organizzando liberamente il proprio lavoro. Non deve inoltre essere condizionato o corruttibile, garantendo in tal modo il corretto e imparziale svolgimento del processo e, conseguentemente, della giustizia.
Grazie a queste rigide e solide fondamenta, in Italia, infatti, la corruzione dei magistrati è un evento raro. Elemento di grande importanza e difficoltà di attuazione, come dimostrato dalla situazione di molti altri Paesi, in cui le cause – come si suol dire – si “comprano”.
Se la corruzione è un problema relativo, in Italia, i magistrati, e più generalmente l’intera comunità, si scontra con ben altri problemi.
Procedimenti giudiziari troppo lunghi
Il difetto più criticato del procedimento processuale italiano è senza ombra di dubbio la sua lunghezza. Ciò provoca infatti un ritardo del diritto dei cittadini è un danno economico non indifferente. A testimonianza di ciò basti pensare al rifiuto degli imprenditori stranieri ad attuare investimenti nel nostro paese.
Nonostante il Parlamento tenti, mediante delle riforme periodiche, di snellire i tempi richiesti dal procedimento, le cause che ne influenzano la lunghezza sono molte.
La tutela dei cittadini
La lunghezza procedurale tanto criticata, in un certo qual modo, nasconde dietro di se la tutela dei cittadini. Proprio le importanti funzioni, che garantiscono il miglior procedimento, sono infatti la causa dei tempi infinti in cui incorriamo.
Bisogna infatti tenere conto del fatto che, per quanto riguarda le cause penali, sono previsti criteri che stabiliscono quali processi hanno la precedenza. Se vi sono, ad esempio, processi con imputati detenuti, essi saranno prioritari in quanto il tempo massimo di detenzione potrebbe terminare durante l’attesa del processo.
Altra causa della lentezza processuale è imputabile allo scrupoloso iter legislativo, di cui lo svolgimento delle indagini è parte essenziale. L’attività di accertamento del reato è quindi volta a verificare sia la presunta colpevolezza, sia eventuali elementi a favore dell’imputato.
Smaltimento dell’arretrato, il record del Tribunale di Isernia
Nel 2017 il tribunale di Isernia è arrivato al primo posto per quanto riguarda lo smaltimento dell’arretrato. Il primato raggiunto dalla nostra Provincia ha tuttavia avuto vita breve.
Eccoci quindi giunti a un altro problema che affligge la magistratura italiana: la carenza degli organici.
L’apparato burocratico si è visto infatti colpito da una forte crisi. Cause principali: la mancanza di concorsi pubblici volti a coprire i posti vacanti e la necessità di maggiori fondi stanziati dallo Stato, che si spera venga sanata grazie ai fondi europei.
La crisi della magistratura ha portato inoltre alla luce la necessita di nuove “regole” che gestiscano e assicurino un efficace occupazione dei posti vacanti, così da evitare l’accumulo delle cause. Questa gestione dovrebbe quindi prendere ad esempio quella attuata all’interno delle forze dell’ordine, in cui se un ufficiale “termina o abbandona” la propria mansione, la sua sostituzione è immediata.
Ambiente, droga, soldi
Andiamo ora ad osservare alcuni specifici ambiti in cui il tribunale di Isernia ha posto la propria attenzione e intervento.
Prima fra tutti citiamo la tutela ambientale, in relazione a cui sono state attuate delle indagini coordinate con l’Aeronautica militare, la forestale e i carabinieri, e delle indagini geologiche. Riuscendo in questo modo ad accertare la responsabilità di vari soggetti.
Altro ambito di grande interesse a Isernia è lo spaccio di droga, il cui consumo e vendita si registra in particolar modo nei ragazzi delle scuole superiori. L’amministrazione ha riportato in questo ambito un grande successo, riuscendo a bloccare la criminalità organizzata foggiana che si stava inserendo nel territorio e svariati gruppi locali.
Frequenti sono inoltre i casi di riciclaggio di denaro, monitorato con l’appoggio della Guardia di Finanza, e l’evasione fiscale. A testimonianza di ciò vi è ad esempio l’evasione IVA per le auto di lusso importate in zona.
A conclusione dell’incontro i magistrati Fucci e Di Giacomo sono stati chiamati in causa personalmente con la richiesta di una testimonianza diretta di un caso o di una sentenza particolarmente incisiva o complessa. Clicca qui per vedere cosa hanno raccontato.
Giulia Cianchetta